È caratterizzata da un dolore che si colloca solitamente su un lato della testa e che può essere associato a nausea, vomito e a una accentuata sensibilità̀ a luce e suoni.
Tale patologia colpisce maggiormente le donne e ha una prevalenza superiore al 10% in Italia. Spesso non diagnosticata può essere fonte non solo di dolore intenso ma anche di sofferenza psichica.
Fortunatamente esistono sia trattamenti conservativi, dalla durata temporanea e che sfruttano la tossina botulinica, sia trattamenti mini invasivi, di tipo chirurgico e permanenti per tornare alla normalità.
Per questo motivo in Milano Face Institute offriamo un’attenta valutazione individuale che prende in esame la sintomatologia e i bisogni del paziente per trovare una soluzione al problema.
L’ascolto delle esigenze del paziente è un momento fondamentale per poter proporre la giusta soluzione.
La tossina botulinica, comunemente conosciuta come Botox© dal nome commerciale del primo preparato, è una sostanza prodotta da un batterio nota per le sue proprietà di rilassamento muscolare.
Oltre all’utilizzo nella medicina estetica per ridurre le rughe può essere infatti utilizzata come trattamento preventivo per l’emicrania cronica.
Il trattamento con tossina botulinica aiuta quindi a ridurre la frequenza e l’intensità degli attacchi di emicrania con l’iniezione di piccole quantità di tossina botulinica in vari punti specifici intorno alla testa e al collo.
Questi punti possono includere il cuoio capelluto, la fronte, le tempie, il collo e la parte superiore delle spalle.
Il trattamento è generalmente ben tollerato e richiede pochi minuti, mentre i benefici durano generalmente 3 mesi.
Nel caso in cui la terapia con tossina botulinica abbia dato i suoi frutti esistono anche alcune procedure chirurgiche mini invasive per il trattamento l’emicrania cronica in maniera permanente.
Queste procedure chirurgiche mirano a ridurre o eliminare gli attacchi emicranici agendo infatti su specifici nervi o cosi detti “trigger point” in aree specifiche della testa e del collo.
Una di queste procedure è la decompressione mini invasiva dei nervi periferici, che prevede la liberazione o la rimozione di tensioni o compressioni su specifici nervi, come il nervo occipitale, o il nervo trigemino e/o altri minori coinvolti nella sintomatologia dell’emicrania.
La procedura viene solitamente effettua in anestesia locale con una leggera sedazione. Le cicatrici sono posizionate in pieghe o zone di transizione della pelle e sono raramente visibili a 3 mesi dall’intervento.
Dopo l’intervento il paziente generalmente ha poco se non alcun dolore, leggerissime ecchimosi e un lieve gonfiore può essere presente per qualche giorno dopo l’intervento.
Inoltre, gli effetti sull’emicrania sono visibili già subito dopo l’intervento.
Una clinica specializzata in Odontoiatria, Chirurgia Plastica e Medicina Estetica nel centro di Milano.
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